Riforma Pa. Emesso decreto sull’assorbimento della Guardia Forestale.
7mila forestali si trasferiranno nell’Arma dei Carabinieri. Lo dichiara la bozza di Decreto Legislativo diffusa ieri ufficialmente dal Consiglio dei Ministri in attuazione della Legge Madia. E’ prevista la successione dell’Arma dei Carabinieri in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi del Corpo Forestale dello Stato, compresi i contratti individuali di lavoro stipulati col personale assunto ai sensi della legge 5 aprile 1985.
Al fine di evitare modifiche riguardanti le funzioni attualmente svolte dai forestali, all’Arma dei Carabinieri saranno attribuite le funzioni in materia di sicurezza ambientale, forestale e agroalimentare, in altre parole l’Arma dovrà prevenire e reprimere le violazioni compiute in danno dell’ambiente, del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale, le frodi in danno della qualità delle produzioni agroalimentari. L’organizzazione forestale dell’Arma si occuperà di reparti specifici e ad essa saranno assegnati compiti particolari. Il decreto allega al riguardo una tavola con l’indicazione delle amministrazioni riceventi il personale del Corpo Forestale.
Il trasferimento del personale avverrà in diretta corrispondenza delle funzioni attribuite, custodendone l’unitarietà e la professionalità esistenti. Inoltre, viene attribuito al Capo del Corpo Forestale dello Stato il compito di individuare l’amministrazione di destinazione per tutto il personale dipendente, attuando un provvedimento specifico entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo.
Entro i successivi 60 giorni gli interessati potranno presentare domanda per essere collocati ad un’altra amministrazione dello Stato alla quale sono attribuite competenze del Corpo forestale dello Stato. Il Dpr accerterà quelle amministrazioni statali ove è consentito ricollocare un limitato contingente di personale del Corpo.
Entro trenta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, il provvedimento definitivo di assegnazione alle amministrazioni sarà emesso dal Capo del Corpo forestale dello Stato. Tutta questa procedura dovrà concludersi entro il 2016. Il provvedimento dichiara che qualora alla data dell’1 settembre 2016 il personale che ha deciso per la mobilità in altre amministrazioni non sia stato ancora ricollocato, si attiva una procedura con lo scopo di individuare altre forme di ricollocazione. In caso di ulteriore mancato assorbimento entro il 31 dicembre 2016, si avviano le forme di mobilità obbligatoria previste dall’articolo 33 comma 8 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165. Il testo del decreto tornerà in Cdm per l’adozione definitiva prevista prima del’estate.
Alessandro Sartoretto