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Arriva la conferma da parte della UIL. Dopo un blocco di 7 anni, il governo metterà sul tavolo la cifra di 2,5 miliardi di euro destinati al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Ma le risorse sono ancora insufficienti. La soluzione per l’esecutivo è di destinare l’aumento solo ai dipendenti pubblici più meritevoli. I calcoli effettuati, quindi, danno i seguenti risultati: la media degli aumenti sarà di circa 20 euro al mese (dai 18 ai 22 euro).
Il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, precisa che il sindacato non è predisposto a fare l’asta, ma il rinnovo deve essere serio. Ma non c’è ancora niente di definitivo, né per quanto riguarda i conti con la legge di Bilancio, né sul confronto tra le parti.
Il viceministro all’Economia Enrico Morando, però, ammette che la cifra ipotizzata per il rinnovo dei contratti degli statali, potrebbe essere troppo bassa e che possa essere necessario trovare un’importo più giusto rimanendo però sotto i 7 miliardi di euro indicata dai sindacati, ma sopra a quella di 300 milioni di euro proposta da Palazzo Chigi.
Nel frattempo le discussioni sulla riforma Madia riguardo alla dirigenza sono ancora molto attive, a causa della creazione del ruolo unico, della determinazione della durata degli incarichi (4 anni) e dell’accesso tramite concorso con esame di conferma dopo tre anni (in caso contrario c’è la retrocessione). Inoltre è previsto anche un livellamento della retribuzione tabellare di tutti i dirigenti.
Alcune amministrazioni, come la Presidenza del Consiglio o il Ministero dell’Economia, hanno stipendi più elevati.
Per il principio della rotazione gli incarichi dei dirigenti pubblici hanno adesso una scadenza di 4 anni e potranno essere rinnovati soltanto una volta e al massimo per altri due anni. Perciò tutte le posizioni di vertice della pubblica amministrazione diventano contendibili. Nel decreto si legge che tutte le posizioni dovranno essere assegnate con procedure selettive e concorsuali.
Eccezione fatta per le posizioni “delicate” (ad esempio per rischio di corruzione in questo caso il dirigente che l’ha occupata anche per sei anni potrà riconcorrere alla sua assegnazione) per i “super-dirigenti” che potranno riconcorrere per il loro incarico con diritto di precedenza sugli altri.