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Ecco l’ULTIMA NOVITÀ prevista nella RIFORMA Madia.
Secondo le ultime novità sulla riforma Madia della Pubblica Amministrazione ci sarà un aumento dell’orario di lavoro dei dipendenti statali, mettendo quindi in discussione non solo l’aumento di stipendio, ma la flessibilità sull’orario lavorativo.
Tra gli argomenti del settore abbiamo in corso anche il tema sullo sblocco dei contratti dei dipendenti statali, i quali sono bloccati dal 2009, con la promessa da parte della Pubblica Amministrazione di stanziare fondi per l’adeguamento dello stipendio.
Il discorso di questi giorni è legato alle ore lavorative che potrebbero variare da 36 a 40, una tipologia di contratto che rende l’orario di lavoro più flessibile, lasciando maggiore libertà ai dipendenti di aderire o no al contratto flessibile di lavoro. L’indiscrezione è stata pubblicata su Messaggero.
L’aumento dello stipendio per i dipendenti statali sarà possibile quindi per chi sceglierà di aumentare il proprio orario lavorativo. Questa proposta sarebbe partita proprio dai sindacati, con reazione immediata del Governo che sta considerando l’opzione.
Aumento dell’orario di lavoro e flessibilità, con conseguente aumento dello stipendio dei dipendenti pubblici sarebbe l’occasione per il Governo per adeguarli a quelli del resto dell’Unione Europea.
Parallelamente al possibile aumento di stipendio c’è anche l’introduzione di nuove disposizioni riguardo alla modalità di assegnazione degli aumenti in busta paga.
Un aumento legato al merito, questa è la prima proposta del Governo. Questa proprosta di flessibilità dell’orario lavorativo permetterebbe diventare un elemento per valutare il merito di un dipendente, con opzione avanzata che propone un aumento di 4 ore mensili.
Il Governo, che per diverso tempo ha ricevuto richiesta di adeguamento del salario dei dipendenti statali con quello dei privati, ora propone un adeguamento anche sull’orario lavorativo come quello del privato. I dipendenti potranno quindi scegliere anche in questo caso con autonomia all’adesione di questa forma contrattuale.
Entro il mese di Settembre il ministro Madia dovrà trovare un accordo con i sindacati, poi il verdetto.
La cosa certa è che al momento sono stati messi a disposizione dal Governo 300 milioni di euro per procedere con il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e adeguamento dello stipendio. Nel triennio 2016-2018 l’aumento della busta paga potrebbe essere di 80-100 euro, secondo dichiarazioni della Confsal-Unsa, con l’erogazione di 6,2 miliardi di euro da parte del Governo per adeguare i contratti di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione.
L’argomento caldo per i dipendenti pubblici non rimane quindi solo l’aumento in busta paga, ma anche cosa verrà deciso riguardo alla flessibilità sull’orario di lavoro, e se nel caso di adesione si vedranno o meno aumenti sullo stipendio.
Alessandro Sartoretto
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