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Contenuto dell'articolo
- Sono passati quasi 10 anni e pochi giorni fa è stato firmato l’accordo preliminare per il rinnovo degli enti locali, ovvero Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di Commercio in tutta Italia.
- Alessandro Sartoretto
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Sono passati quasi 10 anni e pochi giorni fa è stato firmato l’accordo preliminare per il rinnovo degli enti locali, ovvero Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di Commercio in tutta Italia.
Sono 467 mila i lavoratori interessati e l’intesa prevede un aumento medio di 85 euro, oltre la salvaguardia del bonus di 80 euro. Il nuovo contratto partirà dal primo marzo 2018, i sindacati si auspicano che già nella busta paga del mese di aprile ci siano gli incrementi degli arretrati che si aggirano intorno ai 450 euro medi.
Tra le novità viene riconosciuto alla polizia locale un contratto con l’introduzione di un’indennità di funzione legata ai gradi e all’attività disagiata. Il Ministro Madia si definisce soddisfatta, contando di concludere il percorso con la firma per i contratti del reparto Sanità.
Anche i sindacati si ritengono soddisfatti, Susanna Camusso non vuole fermarsi, vogliono ottenere anche il contratto per la Sanità. Visti i tempi stretti si tratta di un contratto che non risolve tutti i problemi del comparto, ma entro luglio 2018 procederanno la semplificazione del sistema e l’analisi delle specifiche professionalità.
Federico Bozzanda della Funzione Pubblica Cgil è compiaciuto dall’aver raggiunto un risultato che vede uniti salario, diritti e contrattazione. Si chiudono definitivamente questi dieci anni passati a definire dei contratti che diano valore a chi garantisce i servizi pubblici.
Alessandro Sartoretto
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