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Il Decreto legge che contiene Quota 100 e reddito di cittadinanza ha ottenuto 149 Sì.
Ieri al Senato è stato approvato con di 149 voti a favore il Decreto con le due riforme simbolo del Governo, 110 invece i contrari e 4 gli astenuti.
In aula era presente Luigi Di Maio Ministro dello Sviluppo Economico e Vicepremier.
Il suo primo commento è stato:
“Sono molto molto soddisfatto“.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle ha poi scritto:
“Questa non è solo una vittoria del Movimento 5 stelle, che per anni si è battuto dentro e fuori dai Palazzi per queste due misure, ma soprattutto di tutte quelle persone dimenticate dalle politiche dei vecchi governi che hanno aumentato le disuguaglianze e l’esclusione sociale”.
Non sono però mancati momenti di tensione in Aula, sia prima che dopo le dichiarazioni di voto.
Quota 100 a rischio
La riforma prevede diverse novità, tra le quali alcune anche su Quota 100 che però sembrano essere a rischio.
Con l’uscita di Boeri, ormai a fine mandato, l’INPS ha bisogno di un nuovo commissario e un nuovo presidente e questo fattore influirà sull’attuazione del nuovo sistema di previdenza sociale.
L’Ente ha registrato migliaia di domande, il settore scuola infatti è in forte allarme.
La ricezione delle domande di pensionamento anticipato prosegue, ma manca l’atto formale per poter mettere il regola il nuovo sistema di previdenza sociale.
La causa sta nel blocco delle nomine INPS, infatti all’ente previdenziale manca una figura con potere di firma che metta in atto le regole del nuovo sistema.
Il Presidente del Consiglio di indirizzo di Vigilanza Guglielmo Loy ha fatto presente questa problematica:
“L’attuazione delle due misure richiede una variazione di bilancio da adottare entro fine febbraio, e senza firma di un presidente non si può procedere“.
“Serve una soluzione immediata e ben fatta, perché il decreto di nomina a questo punto deve essere riscritto, e senza determine firmate da un legale rappresentante molti atti non possono andare avanti“.
Quota 100 è a forte rischio, ma sono 71mila le domande arrivate in 28 giorni per il pensionamento anticipato.
In poco meno di un mese un quarto dei lavoratori previsti ha fatto domanda all’INPS.
Le città più interessate dal pensionamento con Quota 100 sono:
- Roma con oltre 5.000 richieste
- Napoli con 3.250 richieste
- Milano con 2.710 richieste
La maggioranza delle richieste è arrivata da uomini (51.281) tra i 63 e i 65 anni (32.579). Per la categoria lavorativa invece si vedono al primo posto i dipendenti pubblici (26.276) poi gli artigiani (5.589) e i commercianti (5.388).