Legge Fornero e pensioni -22% di assegni liquidati

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La legge Fornero fa i suoi effetti: meno 22% di assegni liquidati per le pensioni.

La causa è da ricondurre all forte innalzamento dell’età pensionabile, in special modo per le donne nel settore privato. I pensionamenti nel 2016 hanno avuto avuto un grosso calo: da 570.002 del 2015 a 443.477 dell’anno scorso.

Tra tutte le prestazioni previdenziali dell’INPS che hanno contribuito a questo calo, quelle che hanno frenato di più sono le pensioni di vecchiaia, per le quali si è registrato una diminuzione del 30,2%.
L’importo medio dell’assegno pensionistico rimane più o meno stabile a 987 euro. Nel dettaglio:

• le pensioni di vecchiaia scendono del 30,2%, dalle 162.815 del 2015 a 113.500;
• le anticipate calano del 28,5%, da 157.522 a 112.529;
• le pensioni d’invalidità scendono da 51.684 a 43.423
• le pensioni destinate ai superstiti da 197.981 a 174.025.

L’INPS ricorda che per il 2016 infatti sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono aumentati di 4 mesi per effetto dell’incremento della speranza di vita registrato dall’Istat e quindi solo da giugno si è iniziato a liquidare le pensioni di vecchiaia (agli uomini) e anticipate (ad entrambi i generi) relative ai soggetti che perfezionano il nuovo requisito richiesto nell’anno 2016. Questa è la causa della calo delle liquidazioni registrate nei primi sei mesi del 2016.

C’è da considerare anche che per le donne c’è stato un aumento di età pensionabile di 18 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 1 anno per le autonome, previsto dalla L.214/2011.
Confrontando inoltre i dati delle statistiche dell’anno 2016 con quelli del 2015, si osserva una maggiore incidenza dei trattamenti di invalidità e di anzianità/anticipati rispetto a quelli di vecchiaia.

Ma non è finita qui. Il prossimo anno la Legge Fornero farà subire alle donne un ulteriore scatto di un anno per raggiungere l’età per la pensione di vecchiaia: le lavoratrici dipendenti passeranno da 65 anni e 7 mesi a 66 anni e 7 mesi (entro il 2021 diventeranno 67 anni). Stesso discorso per il conseguimento dell’assegno sociale.

Alessandro Sartoretto

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