Il Ministro della Pubblica Amministrazione appoggia la volontà del Governo di rinnovare il contratto dei dipendenti statali.
La maggiorazione sullo stipendio dovrebbe aggirarsi intorno agli 80 euro, infatti il Ministro Fabiana Dadone annuncia positiva:
“Aumenti di 96 euro”
Il Rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021 si avvicina e con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio potrà finalmente aprirsi il tavolo delle trattative.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione guarda con soddisfazione alla decisione del Governo, non era affatto scontato che una tale risorsa venisse riservata per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e statali.
Le risorse a disposizione ammontano a 3,2 miliardi, quasi il doppio di quelle precedentemente previste.
Una domanda qui sorge spontanea: a quanto ammonta l’aumento di stipendio considerando le risorse sopra citate? La somma verrà comunicata solo dopo l’accordo con i Sindacati.
Secondo le stime dei sindacati però l’aumento massimo possibile sarà di 80,00 € medi e lordi, meno di quanto riconosciuto con il precedente accordo.
Lorenzo Fioramonti si dichiara deluso dal valore delle risorse, secondo il Ministro dell’Istruzione infatti la Legge di Bilancio 2020 non arriverà a garantire l’aumento di stipendio a tre cifre che era stato promesso agli insegnanti nell’accordo MIUR-Sindacati dello scorso aprile.
La vede in un’ottica più positiva il Ministro della Pubblica Amministrazione, secondo la quale l’aumento di stipendio possibile con le risorse a disposizione sarà maggiore rispetto a quanto pronosticato in questi giorni.
Fiabiana Dadone infatti stima un aumento stipendiale medio e lordo di circa 96,00 € al mese.
Il Ministro Dadone spiega in un’intervista a Il Sole 24 Ore che questa manovra rappresenta:
“Un recupero di potere d’acquisto di circa il 3,5% ben superiore all’IPCA (indice dei prezzi al consumo di riferimento per i contratti PA) e una base di partenza per una valorizzazione delle risorse della Pubblica Amministrazione”.
Sul fronte del reclutamento Dadone ha affermato che l’idea è quella di innovare e “partire davvero con il portale nazionale dei concorsi”.
Un passo avanti importante e necessario per cercare di archiviare anni di emergenza.