Sono tanti i posti vacanti e liberi nel reparto scuola, a settembre nuove assunzioni.
Nel 2018 su 57mila posizioni disponibili nel reparto Scuola, la metà però sono rimasti scoperti.
Il Miur ha chiesto al Mef e alla Funzione pubblica di assumere a settembre 58.627 docenti.
Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si pronuncia così:
«Il nostro obiettivo è avere tutti gli insegnanti in classe dal primo giorno di scuola. Siamo convinti sia doveroso nei confronti dei nostri ragazzi. Stiamo lavorando per concludere con largo anticipo tutte le procedure necessarie per avviare il nuovo anno. Abbiamo anticipato di un mese la mobilità degli insegnanti. Ora procederemo rapidamente con le assunzioni e, subito dopo, con le supplenze».
Le cattedre disponibili si dividono in 44.075 posti comuni e 14.552 posti come insegnanti di sostegno, per un totale di 58.627 docenti.
La normativa che regolamenta l’assunzione del personale del reparto Scuola prevede che:
- il 50% del reclutamento per i posti di ruolo avviene dalle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami;
- per l’altro 50% viene pescato dalle graduatorie da esaurimento.
La richiesta fatta al Mef e alla Funzione Pubblica è in attesa di valutazione.
Una volta approvata, la richiesta dovrà passare per il Consiglio dei Ministri e solo successivamente si potrà procedere alle nomine.
Per avere un quadro più chiaro dobbiamo guardare indietro negli anni.
Nel 2017 sono state 22mila le cattedre scoperte, per la maggior parte nel nord Italia a causa dell’esaurimento di alcune graduatorie.
Nel 2018 fu motivo di grande preoccupazione il dato che riporta il Miur: una cattedra su tre è rimasta scoperta.
La situazione attuale è preoccupante, ci sono troppe cattedre vuote e se rimarranno tali le conseguenze sulla Scuola saranno disastrose. Su 57mila docenti di ruolo autorizzati all’inserimento, solo la metà sono realmente entrati nel reparto Scuola.
L’Istituzione che si occupa dell’istruzione deve essere una macchina perfetta.
Formare e seguire nel modo giusto il futuro della nostra società non è un compito facile.
È importante, però, che venga fatto nel modo migliore possibile, con tutto il sostegno che le istituzioni possono dare.
Attendiamo risposte e ci auguriamo che la richiesta del Miur venga accolta, così da aumentare notevolmente il numero dei docenti nella Scuola.