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Ecco quello che ancora non sai sul tuo TFS trattamento fine servizio
Il TFS trattamento fine servizio è un’ indennità corrisposta ai lavoratori del servizio pubblico e statale, che viene disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 29 dicembre 1973, n. 1032.
Quindi i diretti interessati sono :
- dipendenti ospedalieri
- dipendenti comunali
- impiegati nella Scuola e nelle Università
- il personale militare e delle Forze Armate di Polizia
- il personale dei Vigili del Fuoco
Esistono tre tipi di TFS trattamento fine servizio :
- L’Indennità di Buonuscita (IBU), è destinato ai dipendenti dello Stato (dipendenti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, della Scuola, dell’AFAM e dell’Università);
- L’Indennità Premio di Servizio (IPS), di pertinenza dei dipendenti degli Enti Locali, delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale;
- L’Indennità di Anzianità (IA), è destinata ai dipendenti degli Enti Pubblici non Economici e delle Camere di Commercio.
Cosa devono aspettarsi gli ex dipendenti pubblici quando cessa il rapporto di lavoro?
Ai dipendenti spetta una liquidazione che subisce variazione in termini di somma e tempistiche di erogazione in base a diversi requisiti.
Ai dipendenti che hanno terminato il servizio e hanno maturato i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2013, il pagamento del TFS trattamento fine servizio è corrisposto come segue (articolo 12, comma 7, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78):
- in unica soluzione, se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 90.000 euro;
- in due rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 90.000 euro e inferiore a 150.000 euro. In questo caso la prima somma da liquidare è pari a 90.000 euro e la seconda è pari all’importo residuo. La seconda somma sarà pagata dopo 12 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima;
- in tre rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è uguale o superiore a 150.000 euro. In tal caso la prima somma da liquidare è pari a 90.000 euro, la seconda è pari a 60.000 euro e la terza è pari all’importo residuo. La seconda e la terza somma saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima.
Invece, ai dipendenti che hanno terminato il servizio e hanno maturato i requisiti pensionistici a partire dal 1° gennaio 2014, il pagamento del TFS trattamento fine servizio è corrisposto come segue (articolo 1, comma 484, legge 27 dicembre 2013, n. 147):
- in unica soluzione, se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 euro;
- in due rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro (la prima rata è pari a 50.000 euro e la seconda è pari all’importo residuo);
- in tre rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è superiore a 100.000 euro. In questo caso la prima e la seconda rata sono pari a 50.000 euro e la terza è pari alla importo residuo. La seconda e la terza somma saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento della prima
L’indennità può essere percepita tramite accredito sul conto corrente bancario/postale o altra modalità di pagamento elettronico previa compilazione e ricezione dei moduli dell’ INPS di riferimento.
ESISTONO DELLE ALTERNATIVE ALL’INPS
La suddetta rateizzazione rallenta i tempi di ricezione della somma spettante, gli ex dipendenti devono spesso attendere anni per ricevere dall’INPS la liquidazione che gli spetta.
Esiste però la possibilità di richiedere il 100% della liquidazione spettante in unica soluzione e in tempi brevissimi.
Invece di attendere la rateizzazione annuale fornita dall’INPS, è possibile avvalersi di banche o società finanziarie, come ad esempio Tifinanzia Agenzia in attività finanziaria Srl mandataria di EUROCQS Spa, Gruppo Bancario Mediolanum.
Per ottenere questo servizio basta recarsi dal proprio Patronato e farsi dare il Prospetto di Liquidazione TFS, la cedola della pensione e il CUD.